L’appuntamento con il Motomondiale al Mugello è dal 31 Maggio al 2 giugno per un fine settimana di puro divertimento. Cinque le classi con MotoGP - Moto2 - Moto3 – MotoE e Red Bull Rookies Cup e doppio appuntamento con le qualifiche e la Sprint Race al sabato e tutte le gare alla domenica. In programma tanti gli incontri con i piloti come la Hero walk al sabato e la domenica o la Rider Fan Parade.
All’insegna di “Al Mugello non si dorme”, in zona pubblico per tutto il fine settimana musica e concerti con DJ internazionali con la possibilità di campeggiare gratuitamente all’interno del parco del circuito (100 ettari di prati e boschi con bagni e docce, fontanelle acqua e aree attrezzate per barbeque) a partire da giovedì. Ingresso gratuito per le moto.
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LA STORIA - Il Gran Premio d’Italia è di casa al Mugello, basti pensare che la prima edizione si è svolta sul tracciato toscano nel 1976. I vincitori della primissima edizione furono i mitici Angel Nieto su Bultaco (classe 80), Pierpaolo Bianchi (classe 125) per Morbidelli, nella quarto di litro fu Walter Villa con Harley-Davidson a salire sul primo gradino del podio, e ancora Johnny Ceccotto (Yamaha) in 350 e 15 volte Campione del mondo Giacomo Agostini (Yamaha) nella 500cc.
Sede fissa dal 1994, lo scorso anno abbiamo festeggiato il 30° anniversario del GP d’Italia al Mugello. Il binomio Motomondiale Mugello è conosciuto in tutto il mondo per lo spettacolo in pista e fuori.
Quattro o due ruote, il Mugello mette tutti d’accordo. Ma cosa rende unico il circuito toscano? Per Charles Leclerc è "un tracciato molto bello e super tecnico, con variazioni di altezza e curve molto impegnative”. Lewis Hamilton l’ha definita "una pista seria, da trattare con i guanti come una bella donna", per Valentino Rossi il Mugello è sempre stata "una delle piste più belle al mondo capace di regalare emozioni a non finire, come la mitica staccata all’Arrabbiata 2”. Per Marc Marquez la curva più bella è la San Donato, “una staccata molto impegnativa considerato che arrivi a 350 km/h ed è un po’ in salita”. Il Mugello è tra i circuiti più cari anche al Ducatista Pecco Bagnaia: “il Gran Premio d’Italia è la nostra gara di casa, uno dei miei preferiti e la pista si presta molto bene alle caratteristiche tecniche della nostra moto. Non vedo l’ora di tornare.”
Circuito “old school”, progettato a matita seguendo la morfologia della vallata dall’Ing. Agnoletto nel 1974, la pista si sviluppa per 5.245 metri all’interno delle colline toscane, caratterizzato da frequenti cambi di direzione e di pendenza. Il tracciato, mai modificato nel layout originale, ma costantemente migliorato a livello di sicurezza, è tecnico, sicuro, veloce ed esigente come quelli di una volta, ma dotato di tutte le prescrizioni dettate dalle massime omologazioni internazionali, il Grado 1 FIA (Formula 1) e il Grado A FIM (MotoGp).